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Articolo tratto da Corriere della Sera e Messaggero
La libertà ritorna in quella scuola
Per ricordare l'infamia delle leggi razziali 66 anni dopo. A Roma commozione e ricordi tra gli ex alunni ebrei tornati sui banchi con la loro maestra, oggi 94 enne. Progetti e aspettative.
Si sono rincontrati tra commozione e ricordi dopo 66 anni. Erano gli alunni dell'Umberto I, oggi Istituto Comprensivo “Via Cassiodoro” a Roma, la scuola con le classi di “razza o sezione ebraica”, che hanno frequentato secondo le possibilità dell'epoca tra il 1938 e il 1943 all'indomani dell'infame promulgazione delle leggi razziali che di fatto, scacciarono tutti gli ebrei dalle scuole dai luoghi di lavoro, impedendo loro la condotta di una vita normale.
Erano presenti oltre 70 di oltre 105 studenti rinvenuti negli archivi della scuola Elementare, settanta orgogliosi settantenni che furono cacciati dalla scuola statale a seguito della legislazione antiebraica emanata dal Gran Consiglio del Fascismo, proposta da Mussolini firmata con complicità dal re Vittorio Emanuele llI ed eseguite dallo zelante Ministro Bottai.
Sono tornati dopo 66 anni nei locali che li videro separati come reietti, frequentare nel pomeriggio le classi “di razza ebraica” sino al 1943, divisi dai loro amici, scansati perché diversi per credo religioso, oggetto di scherno.
Le loro famiglie furono derise, i loro genitori persero lavoro, identità, diritti e doveri. Non erano più nulla e non potevano possedere più nulla, neanche la radio….
Sono tornati a decine, hanno fatto una luminosa carriera nella finanza, nell’università, nel commercio, nelle arti, nella medicina, chi come Claudio Segrè da Ginevra, il Prof Bruno Di Porto da Pisa, Maurizio Della Seta, Giuliana Fiorentini, (che tornò qui da insegnante), chi come Enzo Camerino, sopravvissuto ad Auschwitz, ha voluto partecipare da Montreal in Canada via telefono, qualcuno come Andrea Massarani, emigrò in Brasile, visti i mala tempora, i più sono intervenuti da Roma, dispersi, eppure ritrovatisi come la diaspora ebraica insegna, una continuità nei tempi, che riunisce questo popolo come insegna il Talmud, coeso e cementato più che mai nel momento del bisogno.
E’ stato emozionante. E ad attenderli, c’era lei, Wanda Supino Levi Mortera, 94 anni portati con sobria eleganza, la maestra di quell’anno terribile, la mamma di una di quelle classi, nidiata di ragazzini increduli a quanto stesse accadendo attorno, testimoni di una delle pagine più buie dell’Italia unita.
"Ritrovarli non è stato semplice ecco perché l'evento sarà unico" - ha sottolineato la Preside Martini, ideatrice della manifestazione assieme alla dedizione con cui la maestra Barborini ha ricostruito quelle classi di 66 anni fa.
Interesse ha destato l’iniziativa, tanto che la delegazione di “ex-ragazzi” ha deciso di creare un gruppo di lavoro per collaborare in sinergia con la scuola in vista dei temi sulla Giornata della Memoria, sul razzismo, e la tolleranza, elaborati dalla sensibilità delle insegnanti. Impatto mediatico straordinario con le telecamere di molti media.Rai Uno e Unomattina ha ospitato rappresentanti delle classi di allora, così come Sky, Sorgente di vita, e le pagine del Messaggero, Corriere della Sera, Avvenire, Italia Sera.